L’editoria per l’infanzia è un settore dalle grandi potenzialità!
State pensando di lavorare con i libri per bambini? Benissimo!
Abbiamo un’ottima notizia per voi: le pubblicazioni destinate all’infanzia sono tra le poche che non hanno mai subito grosse crisi o flessioni, nemmeno negli anni più bui della recessione economica.
I lettori più assidui sono proprio i bimbi; complici i genitori, la scuola e le belle iniziative nazionali che promuovono la lettura come ‘Nati per Leggere’ e #ioleggoperché (della quale abbiamo parlato più volte nella rubrica ‘Edigho News’ del gruppo EDIGHO | Formazione Editoriale).
Se vogliamo concretizzare il nostro sogno, però, dobbiamo capire in quale mestiere specializzarci per iniziare una carriera nel settore.
Leggi anche: Lavorare da casa con i libri: 3 dritte per trasformare la passione in guadagno
Lavorare con i libri per bambini: le possibili professioni
1. Correzione di bozze
Iniziamo da quella che dovrebbe essere la base per ogni aspirante professionista editoriale: la correzione di bozze. Saper correggere errori e refusi è il punto di partenza per ogni mestiere legato alla lavorazione dei testi.
La correzione di bozze effettuata sui libri per bambini potrebbe sembrare semplice, quasi elementare. I testi, soprattutto se destinati ai più piccoli, sono spesso brevi e a prima vista di facile comprensione. Eppure, non è così facile.
Un refuso presente in una pagina che contiene cinque righe di testo di grandi dimensioni stona molto di più di un refuso in una pagina fitta di caratteri.
Inoltre, i libri per l’infanzia hanno innumerevoli peculiarità: onomatopee, giochi di parole, rime, allitterazioni, ripetizioni.
Ci sono addirittura testi redatti in una lingua creata su misura per i bimbi: pensiamo a Tararì tararera di Emanuela Bussolati, completamente scritto nell’immaginario idioma ‘piripù’, ideato per dare espressività alle frasi lette ad alta voce dall’adulto al bambino.
2. Editing
Per editare un libro destinato all’infanzia bisogna possedere un’approfondita conoscenza della letteratura per bambini e ragazzi.
Innanzitutto, di quale fascia d’età stiamo parlando? Un libro rivolto alla primissima infanzia (0-3 anni) sarà diverso da uno rivolto a un pubblico di preadolescenti. L’editor deve conoscere le specificità dei vari target.
Inoltre, i libri destinati ai più piccoli hanno molte complessità dal punto di vista dello stile. Prendiamo il linguaggio: spesso si pensa che i bambini abbiano bisogno di libri scritti in modo piano e semplificato, ma siamo sicuri che sia sempre così?
Quando la semplicità diventa banalità? E quando, invece, è necessario introdurre termini più ricercati, in modo da trasmettere alle nuove generazioni la ricchezza della nostra lingua?
C’è poi il tema dei messaggi che gli autori vogliono veicolare con le loro opere. Secondo un’idea diffusa, la letteratura per l’infanzia dovrebbe in qualche modo educare il bambino.
Non c’è niente di male in tutto ciò, ma bisogna vedere come viene trasmesso l’insegnamento. Se una storia è troppo smaccatamente moralistica, rischia di risultare artefatta. L’editor deve tenere conto di tutte queste variabili per compiere un lavoro a regola d’arte sul testo.
3. Impaginazione
Se volete lavorare con i libri per i bambini, orientarvi nel settore della grafica è senza dubbio un buon modo per iniziare. La letteratura per l’infanzia, infatti, gioca in modo estremamente innovativo sulle illustrazioni, sul posizionamento del testo in relazione alle immagini e sull’uso creativo dei font.
Se vi interessa l’argomento, potete leggere l’articolo Perché seguire un corso di impaginazione potrebbe essere una buona idea.
4. Illustrazione
Usciamo dal territorio dei mestieri editoriali per inoltrarci in quello dell’arte: l’illustratore è una delle attività più affascinanti per chi voglia lavorare con i libri per bambini.
Essendo un ambito diverso da quello che trattiamo in Edigho, non andremo troppo nello specifico della professione.
Ci limitiamo a ribadire l’importanza di sapersi muovere nel settore: non basta essere bravi a disegnare, ci vuole molta preparazione e una sana curiosità per conoscere in maniera approfondita la letteratura per l’infanzia.
5. Traduzione
Ogni genere letterario ha particolarità e complessità specifiche, che ovviamente vanno a incidere sulla traduzione.
Nel caso della letteratura per l’infanzia, il traduttore deve essere preparato sul repertorio orale dei bimbi di un determinato Paese: conte, filastrocche, canzoncine, ninne nanne… per non parlare dei giochi di strada e delle festività dedicate ai più piccoli.
Inoltre, nei libri per bambini ci sono ricorrenti giochi di parole, nomi propri ‘parlanti’, rime, versi di animali e altre onomatopee che variano in base alla nazione (ad esempio, ‘bau bau’ in tedesco si dice ‘wuff’, in spagnolo ‘guau guau’, in coreano ‘meong meong’ ecc.).
Un traduttore specializzato in questo ambito è sicuramente un plus per ogni autore o casa editrice operante nel settore.
Come iniziare a lavorare con i libri per bambini
In Edigho non siamo focalizzati nell’arte dell’illustrazione o della traduzione, ma se volete specializzarvi nei mestieri editoriali… siete nel posto giusto!
Da dove iniziare? Per prima cosa è necessario conoscere i retroscena del mercato editoriale in Italia, il funzionamento della filiera, la storia del libro, i generi letterari e le strategie per raggiungere il successo in questo settore. Sono tutte tematiche sulle quali verte ‘Editoria ALL IN’, il maxi corso sul mondo editoriale.
Una volta in possesso di questo bagaglio di informazioni, consigliamo agli Edighers di approfondire la correzione di bozze frequentando ‘Da 0 a correttore’.
In entrambi i corsi diamo ampio spazio alla ricerca del lavoro e all’importanza di trovare una nicchia specifica alla quale indirizzarsi.
Chi è interessato a lavorare con i libri per bambini parte avvantaggiato, perché ha già presente il target di riferimento. Per il resto, non resta che rimboccarsi le maniche e iniziare a formarsi!