Corso d'impaginazione: perché seguirlo potrebbe essere una buona idea

Perché seguire un corso di impaginazione potrebbe essere una buona idea

Se state progettando di lavorare come freelance nell’editoria, un corso di impaginazione può essere un ottimo investimento.

Il motivo (spoiler) è molto semplice: l’impaginazione professionale è un servizio molto richiesto, al giorno d’oggi.

Prima di buttarci a capofitto nel rutilante mondo della formazione, però, dobbiamo apprendere qualche informazione preliminare: cos’è veramente l’impaginazione?

Quali sono le principali differenze rispetto alla formattazione? E dove possiamo trovare i clienti che necessitano di questo servizio?

In questo articolo risponderemo a tutti i quesiti!

Che differenza c’è tra formattazione e impaginazione?

Già il fatto di conoscere la differenza tra impaginazione e formattazione ci farà acquisire molti punti rispetto alla concorrenza. C’è infatti una grande confusione in merito: non solo tra gli aspiranti scrittori, ma anche tra gli aspiranti professionisti editoriali.

A volte un autore è convinto di aver bisogno di un impaginatore, mentre dovrebbe solo cercare qualcuno che curi la formattazione del suo file Word. Per capire le esigenze dei singoli casi, analizziamo prima le definizioni delle due lavorazioni.

  • La formattazione è il processo che struttura la grafica di un documento di testo digitale. Durante questa fase si impostano elementi quali il formato, il font, la dimensione dei caratteri, l’interlinea, l’allineamento del testo e così via. Formattare in modo corretto un file significa renderlo ordinato e leggibile.
  • L’impaginazione prepara il testo per la pubblicazione. Lo scopo di questa lavorazione non è semplicemente quello di produrre un file ordinato: l’impaginatore deve creare un documento pronto per essere trasformato in un libro cartaceo o digitale, includendo eventuali immagini, tabelle o grafici perfettamente ottimizzati.
    Il passo successivo sarà la stampa e/o il caricamento del testo in una piattaforma di pubblicazione. È quindi un progetto grafico complesso perché dovrà tenere conto di più variabili rispetto alla formattazione. Un’impaginazione a regola d’arte deve rappresentare al meglio lo stile, gli obiettivi e la visione d’insieme del libro.

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L’impaginazione di un libro cartaceo

Se per la formattazione può essere sufficiente una buona conoscenza dei programmi di videoscrittura più noti (Word, OpenOffice ecc.), per l’impaginazione ci vuole una formazione più specifica.

Il programma principe per l’impaginazione di un libro cartaceo è Adobe InDesign®, un software a pagamento specifico per l’editoria. Ci sono anche delle alternative free, ma se si vuole lavorare come impaginatori professionisti la conoscenza di InDesign® è imprescindibile.

Si potrebbe valutare un corso dedicato solo a questo programma, ma noi consigliamo di frequentare un corso di impaginazione generale che dia una visione più ampia dell’argomento e, soprattutto, che sia focalizzato sull’impaginazione di libri sia cartacei che digitali.

L’impaginazione di un libro digitale

Come abbiamo visto nelle definizioni, impaginare significacreare un documento pronto per essere trasformato in un libro cartaceo o digitale’.

Non possiamo accontentarci di conoscere i segreti dell’impaginazione per la stampa: dobbiamo anche padroneggiare i formati più conosciuti per la versione eBook.

Quando valutiamo un corso di impaginazione, riflettiamo bene su questi aspetti. Impaginare un eBook non significa prendere un file Word, convertirlo in ePub con un programma free (ad esempio Calibre) e poi girarlo al nostro cliente, convinti di aver consegnato un lavoro ben fatto.

Non funziona così! Il file che avremo creato, infatti, non sarà impaginato correttamente perché nella conversione si possono perdere molte cose: la divisione dei paragrafi, la posizione di titoli e sottotitoli, la formattazione delle note e così via.

In poche parole, il file che avremo consegnato al cliente sarà illeggibile.

Il 99% degli autori self si scontra con questi problemi ogni giorno. Gli aspiranti scrittori caricano sulle piattaforme di autopubblicazione documenti convertiti in modo rudimentale, salvo poi disperarsi quando si accorgono di aver ottenuto un file dall’impaginazione completamente sfalsata.

Il nostro aiuto, quindi, è davvero molto utile e richiesto.

Va bene, abbiamo frequentato il corso di impaginazione… e ora?

Terminato il corso di impaginazione, ci rimane da capire chi abbia bisogno dei nostri servizi.

Se la richiesta proviene da un autore intenzionato a inviare il suo dattiloscritto a una casa editrice, dovremo proporre un servizio di formattazione, non di impaginazione.

Questo perché sarà la stessa casa editrice a occuparsi di preparare il libro alla pubblicazione, nel caso in cui decidesse di selezionare l’opera.

Quello che possiamo fare noi, in questo scenario, è rendere il file ordinato e leggibile. Non è affatto un lavoro scontato perché Word è il software di videoscrittura più usato al mondo, ma è anche uno dei più sottovalutati.

Proprio come facciamo con il nostro cervello, lo usiamo solo al 20% delle sue potenzialità. Conoscere a fondo i suoi segreti è fondamentale per ogni professionista editoriale, come sanno bene i corsisti Edigho di ‘Da 0 a Correttore‘.

Se invece la richiesta proviene da un autore intenzionato ad autopubblicarsi, possiamo stare certi che avrà (un disperato) bisogno di impaginazione. Come abbiamo visto, questo bisogno è imprescindibile sia per il formato cartaceo che per la versione eBook.

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Come trovare i clienti?

Nell’articolo Lavorare nell’editoria: come iniziare, abbiamo appreso che i primi clienti si trovano… ovunque! Al giorno d’oggi ognuno sogna di scrivere un libro: dal professionista in carriera al nonno che vuole tramandare la storia di famiglia ai figli.

I clienti si trovano online e offline, nei gruppi Facebook, nei siti di annunci, ma anche facendo pubbliche relazioni e diffondendo il passaparola.

La cosa più importante è essere consapevoli del nostro target e trovare una nicchia specifica da colonizzare.

Nel caso specifico, individuare una nicchia con particolari (e remunerative) esigenze di impaginazione potrebbe essere piuttosto facile. Pensiamo agli autori fantasy, che spesso incorporano mappe di terre immaginarie o capilettera decorati ai loro libri.

Pensiamo ai libri non-fiction dedicati ad argomenti molto specifici, come la medicina e l’economia, che necessiteranno di inserire nel testo grafici, tabelle e statistiche. O ancora, potremmo indirizzarci verso la narrativa per l’infanzia, che fa largo uso di illustrazioni.

Se siete interessati ad approfondire queste tematiche, il gruppo gratuito EDIGHO | Formazione Editoriale fa per voi.

Oltre ad argomenti specifici legati ai mestieri editoriali (impaginazione, correzione bozze, trascrizione, editing, ghostwriting ecc.) dedichiamo molti post e dirette mensili alle strategie di marketing legate al mondo dei libri, in modo da preparare i nostri professionisti a inserirsi al meglio nel mondo del lavoro.

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