I requisiti e le modalità per lavorare in biblioteca.

Lavorare in biblioteca: requisiti e modalità per candidarsi

Le dritte imperdibili per chiunque sogni di lavorare in biblioteca!

Uno dei mestieri più vagheggiati dalla community di Edigho è senza dubbio quello del bibliotecario.

Le biblioteche mantengono il loro fascino magico e antico anche nella nostra era ipertecnologica: immaginate quanto sarebbe bello lavorare, tutti i giorni, tra scaffali di legno ricolmi di libri cartacei!

È un’impresa fattibile o no? L’iter per essere assunti è alla portata di tutti, o solo di quei pochi fortunati che riescono a vincere un macchinoso concorso pubblico? In questo articolo risponderemo a tutte le domande di chi sogna di lavorare in biblioteca!

Leggi anche: Aprire una libreria indipendente: le licenze necessarie e i possibili guadagni

Lavorare in biblioteca: le possibilità di inserimento

Al contrario di quanto si possa pensare, il concorso pubblico non è il solo mezzo per accedere al mestiere. Analizziamo, quindi, tutti i canali possibili per lavorare in biblioteca.

1. Stage curriculari

Gli studenti frequentanti l’università o le scuole medie superiori possono scegliere la biblioteca come meta dello stage curriculare previsto per legge. Questo permetterà loro di impratichirsi con il mestiere, partendo avvantaggiati in eventuali concorsi futuri o candidature presso biblioteche private.

  • Modalità per candidarsi: è necessario che la biblioteca di riferimento sia disponibile ad attivare un tirocinio presso l’istituto scolastico dell’aspirante stagista.
  • Requisiti: essere studenti di scuole medie superiori o di università.

2. Servizio civile universale

Il servizio civile universale permette di svolgere un’attività di volontariato della durata di dodici mesi a favore della Repubblica Italiana. Per ciascun volontario è previsto un rimborso spese mensile (nel momento in cui scriviamo ammonta a 444,30 euro). Tra gli enti convenzionati raffigurano numerose biblioteche.

  • Modalità per candidarsi: rispondere a un bando annuale, solitamente entro marzo dell’anno prescelto.
  • Requisiti: in generale, per accedere al servizio civile occorre avere un’età compresa tra i diciotto e i ventotto anni, ma per ulteriori specifiche legate ai singoli progetti si consiglia di leggere con attenzione i bandi di concorso.

3. Concorsi pubblici

La modalità più conosciuta per lavorare in biblioteca è quella di passare le selezioni di un concorso pubblico: di solito si tratta di una prova scritta e una prova orale. Al contrario di quanto avviene per il servizio civile universale, i bandi non sono emanati tutti gli anni. Occorre quindi monitorare i siti delle regioni per scoprire le nuove disponibilità.

  • Modalità per candidarsi: rispondere a un bando pubblico.
  • Requisiti: in questo caso non ci sono vincoli anagrafici (si va dai diciotto anni al limite di età pensionabile) e spesso non occorre nemmeno possedere una laurea; per avere qualche chance di superare il concorso, però, bisogna padroneggiare conoscenze specifiche di archivistica, biblioteconomia, storia delle relazioni internazionali, elementi di diritto pubblico italiano e conoscere almeno una lingua straniera.

4. Candidature spontanee presso le cooperative

Spesso la gestione delle biblioteche pubbliche è affidata a specifiche cooperative del territorio: in questo caso, non resta che informarsi e provare a inviare una candidatura spontanea alle società in questione, per diventarne soci o dipendenti.

  • Modalità per candidarsi: invio di curriculum.
  • Requisiti: variano da cooperativa a cooperativa; requisiti preferenziali possono essere una laurea umanistica e/o uno stage nel settore.

5. Candidature spontanee presso le biblioteche private

Finora abbiamo visto come lavorare in biblioteca negli enti pubblici, ma bisogna anche considerare la possibilità di inserirsi nelle biblioteche private: soprattutto nelle grandi città, sono spesso presenti all’interno di musei, fondazioni e centri di ricerca. Anche in questo caso, occorre sondare in maniera approfondita le realtà presenti nel proprio territorio.

  • Modalità per candidarsi: invio di curriculum.
  • Requisiti: dipendono dalla realtà in questione; anche in questo caso, i requisiti preferenziali sono costituiti da una laurea umanistica e/o uno stage nel settore.

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Altre idee per lavorare a contatto con i libri

Se non avete l’età giusta per svolgere uno stage curriculare o il servizio civile universale, se nella vostra zona i concorsi pubblici sono bloccati e se abitate distanti da qualsiasi biblioteca privata… non disperate! Ci sono molte altre possibilità per chi vuole lavorare a contatto con i libri.

Innanzitutto, se amate l’ambiente della biblioteca, potete frequentarlo da volontari. Ci sono diversi enti che organizzano letture pubbliche, come ad esempio Nati per Leggere, programma mirato a promuovere la lettura nei bambini fin dalla loro più tenera età.

In secondo luogo, chi ama il mondo delle belle lettere può intraprendere la carriera dei mestieri editoriali.

In questo momento storico l’accesso alla pubblicazione di libri non è mai stato così libero ed egualitario: con l’avvento del self-publishing, chiunque può mettere in vendita la sua opera in una manciata di click.

Ogni giorno vengono prodotti centinaia di scritti, che hanno (un disperato) bisogno di essere lavorati da correttori di bozze, editor e grafici per diventare testi di qualità.

A chiunque voglia conoscere questo settore, noi di Edigho consigliamo di dare un’occhiata al programma di Editoria ALL IN: il maxi-corso dedicato a chi vuole lavorare con i libri, trasformando la sua passione in un mestiere vero e proprio.

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