I consigli di Edigho per trovare annunci (seri) indirizzati ai correttori di bozze
Le offerte di lavoro per correzione bozze si possono reperire attraverso vari canali, come i marketplace per freelance, LinkedIn e i principali siti nazionali di annunci.
Ogni canale è foriero di grandi opportunità, ma anche di grandi insidie. In questo articolo impareremo a cogliere le prime ed evitare le seconde.
Siti per lavorare come correttore di bozze: i marketplace
I marketplace per freelance nascono per fare incontrare domanda e offerta di lavoro. Possono essere un buon modo per iniziare la gavetta e prendere contatti con i primi clienti. Inoltre tutelano i professionisti, perché la piattaforma garantisce la ricezione del compenso per la propria prestazione.
Nonostante le premesse positive, i marketplace nascondono comunque delle insidie:
- hanno quasi sempre una versione free e una versione pro: va da sé che la prima dà accesso alla pubblicazione di pochi annunci, mentre la seconda apre molte più strade. Se vogliamo avere un certo numero di commesse al mese, quindi, presto si renderà necessario investire soldi nell’abbonamento alla piattaforma;
- alcuni di questi siti, come ad esempio ‘Addlance.com’, non prevedono nemmeno un piano free: dobbiamo acquistare crediti ogni volta, per il solo fatto di poterci candidare a un’offerta;
- la piattaforma incassa una certa percentuale del nostro guadagno;
- le tariffe di partenza, di solito, sono molto basse. Per rimanere al passo con la concorrenza può essere inevitabile proporre compensi davvero irrisori.
I marketplace più quotati al momento sono Upwork.com, Freelancer.co.it, Addlance.com e Fiverr.com. Se volete conoscerli meglio, ne abbiamo parlato approfonditamente nell’articolo 5 siti per lavorare come correttore di bozze.
Offerte di lavoro per correzione bozze: LinkedIn
LinkedIn è uno strumento potentissimo per cercare lavoro, a patto di saperlo usare bene.
Il primo passo è quello di iniziare a crearci una rete, connettendoci alle case editrici, alle agenzie di scrittura e agli autori indipendenti più attivi nella piattaforma.
Le aziende hanno anche la possibilità di condividere offerte di lavoro.
Sono senz’altro da tenere d’occhio, ma sarebbe un peccato usare LinkedIn solo per questo, sperando che prima o poi una casa editrice pubblichi un annuncio adatto a noi (e a un centinaio di altri correttori che si candideranno seduta stante).
La tattica migliore è quella di essere attivi sul network, condividendo contenuti di valore, scambiando informazioni con gli altri professionisti e commentando i post che ci colpiscono di più.
È una strategia a lungo termine, perciò dobbiamo essere costanti e non scoraggiarci se i risultati non dovessero arrivare nell’immediato.
Offerte di lavoro per correzione bozze: i portali di annunci professionali e generici
I portali che pubblicano annunci di lavoro possono essere di due tipi: professionali o generici.
I siti professionali sono dedicati esclusivamente alle offerte lavorative pubblicate dalle aziende. In Italia i principali sono ‘Indeed’, ‘Infojobs’ e ‘Monster’.
I siti generici sono invece dedicati agli ambiti più disparati: c’è chi vende macchine usate, chi offre appartamenti in affitto, chi regala gattini, ecc.
In questo mare magnum di opportunità, di solito c’è anche una categoria di annunci riservata esclusivamente al mondo del lavoro. I portali più famosi, in questo caso, sono Bakeca.it, Subito.it e Kijiji.
Non è semplice valutare la serietà dei lavori offerti, ma ci sono alcuni trucchetti per sondare il terreno ed effettuare una prima scrematura tra gli annunci che ci troviamo davanti.
Se volete saperne di più, vi consigliamo l’articolo ‘Annunci per correzione di bozze: 3 dritte per riconoscere quelli seri’.
Non solo annunci! Altri consigli per trovare lavoro come correttore di bozze
Il discorso delle opportunità professionali per gli aspiranti correttori di bozze non si esaurisce certo qui!
I clienti si possono trovare anche offline, sebbene questa strada sia ormai sottovalutata. Eppure, pensiamoci bene: dove si nascondono gli autori indipendenti nella vita quotidiana? Librerie, associazioni letterarie, biblioteche, fiere di settore: questi sono solo alcuni esempi di luoghi dove lasciare avvisi e biglietti da visita.
Ma il consiglio più importante, valido per tutti gli Edighers, è quello di attrarre (e non cercare) lavoro.
Dobbiamo imparare a costruire fin da subito una strategia mirata a calamitare i clienti verso di noi grazie alla nostra autorevolezza.
Per approfondire, potete leggere l’articolo Lavorare nell’editoria: come iniziare.