Ecco da quali fattori dipendono i prezzi dell' editing

Editing e prezzi: come formulare (correttamente) il tuo tariffario

Le 5 domande da farci per proporre un prezzario perfetto

I prezzi dell’editing possono essere molto variabili: c’è chi chiede 3 euro a cartella e chi invece ne vuole 30. Da cosa dipendono queste variazioni? Da molti fattori, come le tempistiche di lavorazione, le tariffe di mercato, la lunghezza e la complessità del testo.

Può sembrare ostico orientarsi tra queste variabili, ma con il giusto approccio tutto diventerà più chiaro.

Nell’articolo che state leggendo scoprirete le 5 domande fondamentali da porvi per strutturare un tariffario perfetto. Perché in Edigho non forniamo mai una risposta preconfezionata per tutti: ogni professionista editoriale deve essere in grado di creare una proposta ad hoc, basata sulla sua esperienza e sulla sua nicchia di riferimento.

1. Quanto tempo impieghiamo per editare una cartella?

Agli inizi del nostro percorso lavorativo, quasi sicuramente ci metteremo molto tempo a editare i testi. È normale.

Siamo insicuri, abbiamo un po’ di ansia da prestazione, non abbiamo ancora la dimestichezza adatta per capire ‘a colpo d’occhio’ come migliorare il testo nel modo più efficace. Procediamo per tentativi. In questa prima fase, perciò, siamo lenti come teneri bradipi sonnacchiosi.

Tuttavia, una volta acquisita una certa sicurezza nel mestiere, anche il ritmo diverrà più sostenuto. I bradipi si trasformeranno (si spera) in predatori dall’occhio di lince, in grado di scovare tutte le imperfezioni del dattiloscritto.

A questo punto bisogna imparare a tracciare le nostre tempistiche: non solo per garantire tempi di consegna corretti, ma anche per calcolare i prezzi del nostro editing. Prezzi che terranno conto del tempo medio impiegato per correggere una cartella.

Leggi anche: Correggere bozze da casa: missione possibile?

Il prezzo giusto a cartella: un esempio concreto

Supponiamo di dover editare un testo di lunghezza media: 220 cartelle. Poniamo che la nostra tariffa sia di 3 euro a cartella e che siamo in grado di editare una cartella all’ora. Il compenso complessivo per il lavoro sarà 660 euro.

Un bel gruzzoletto, no? Sì, però dobbiamo tenere conto che ci mettiamo un’ora per editare una cartella.

Investiremo, quindi, circa 220 ore complessive per terminare il lavoro. Ipotizzando di dedicare al testo otto ore al giorno per cinque giorni alla settimana, avremmo impiegato quasi un mese e mezzo per guadagnare 660 euro… sottolineiamo, lavorando otto ore al giorno!

Questo esempio ci consente di capire cosa intendiamo quando parliamo di rapportare le tariffe dell’editing alle nostre tempistiche di lavorazione.

Ovviamente non dobbiamo andare di fretta per guadagnare di più, non è questo il discorso. L’importante è trovare il giusto equilibrio tra professionalità, accuratezza e tempistiche economicamente sostenibili.

In base alla nostra esperienza e alla complessità del testo, potremmo essere in grado correggere due come cinque cartelle all’ora. Il punto fondamentale è chiederci: quale cifra dobbiamo proporre per ritagliarci un equo guadagno?

2. Quali sono le tariffe di mercato per l’editing?

Un altro consiglio molto importante è quello di verificare le tariffe medie di mercato. Ci aiutano nell’impresa le preziose indicazioni di ‘Redacta’, il ramo di ‘Acta’ (Associazione Consulenti Terziario Avanzato) dedicato all’editoria.

Un sondaggio dell’associazione relativo al 2019/2020 rivela la cifra mediana dell’editing, ovvero il valore che si trova nel mezzo della distribuzione.

Ebbene, la mediana della nostra lavorazione editoriale è 3 euro a cartella. Questo dato non è indicativo singolarmente, ma contribuisce a definire la panoramica generale dei prezzi dell’editing.

3. Quanto è lungo il testo che richiede il nostro editing?

Quando si elabora un preventivo, si deve tenere conto anche della lunghezza complessiva del testo: è molto comune, infatti, applicare una scontistica per testi particolarmente lunghi.

Quanto lunghi? Non c’è una regola generale. C’è chi applica uno sconto su testi superiori alle 150 cartelle, chi sopra le 250 e chi sopra le 300. C’è anche chi decide di non applicare nessun ribasso.

Un buon consiglio è valutare attentamente la nostra nicchia di riferimento per capire come si comporta la concorrenza… e magari, poi, stabilire di fare in tutt’altro modo! L’importante è sempre decidere con cognizione di causa.

4. Che tipo di testo dobbiamo editare?

A proposito di nicchia: a quale genere appartiene il nostro testo?

C’è molta differenza tra l’editing di un romanzo e l’editing di un saggio. Alcuni libri di non-fiction hanno un linguaggio estremamente specifico, rivolto a esperti del settore, magari appartenenti ad ambiti complessi come l’economia o la medicina.

In questo caso bisognerà padroneggiare bene il lessico specialistico utilizzato dall’autore.

Ma anche la fiction presenta diversi gradi di difficoltà. Un romanzo storico richiederà una grandissima cura nella verifica degli eventi descritti.

Un romanzo fantascientifico, ambientato in una realtà completamente diversa dalla nostra, esigerà un equilibrio tra l’introdurre questa nuova ambientazione in modo compiuto e l’evitare di bombardare il lettore di informazioni (il cosiddetto ‘infodump’). E così via.

Gradi di complessità diversi richiedono competenze, tempistiche e (di conseguenza) tariffe diverse.

Leggi anche: 3 consigli per trovare lavoro come correttore di bozze sfruttando il web

5. Editing e prezzi: la domanda fatidica è… quanta esperienza abbiamo?

L’ultima regola da tenere presente quando parliamo di editing e prezzi è che… non ci sono regole.

Ci sono editor che si fanno pagare 2 euro a cartella e editor che ne percepiscono 30. Da cosa dipende?

Da tanti fattori, ma sicuramente il livello di esperienza e autorevolezza del singolo professionista gioca un ruolo fondamentale.

Nel nostro progetto imprenditoriale (sì, perché noi freelance siamo a tutti gli effetti imprenditori di noi stessi) dobbiamo tenere conto di un piano di crescita a lungo termine. Qual è il nostro punto di partenza? Come possiamo fare per aggiornarci, migliorarci e diventare sempre più autorevoli?

In Edigho questi argomenti sono all’ordine del giorno: accanto alla (tostissima) formazione sui mestieri editoriali, offriamo eventi formativi riguardo alle competenze trasversali necessarie per avviare e consolidare la nostra carriera.

Se siete curiosi di saperne di più, i webinar del catalogo ‘Edigho Skills’ fanno al caso vostro.

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