Alla scoperta del marketing editoriale e delle strategie promozionali di case editrici e autori self
Quali sono le figure che si occupano della comunicazione e del marketing librario all’interno delle case editrici?
Rispondere a questa domanda è difficile, perché non esistono professionisti deputati esclusivamente alla promozione del libro.
Le strategie, inoltre, cambiano a seconda delle dimensioni della realtà interessata:
- le CE più grandi possono avvalersi di un ufficio stampa o degli esperti di comunicazione presenti nel loro dipartimento marketing interno; sono però poche le società dotate questa potenza economica;
- le CE minori si arrangiano come possono, ad esempio tramite annunci sponsorizzati e post sui canali social, mailing list, eventi online e offline;
- gli autori self cercano di mutuare le tattiche impiegate dalle CE medio-piccole.
Alla luce di questi dati, se vogliamo rispondere alla domanda «Cos’è il marketing editoriale?» dobbiamo parlare di marketing in generale e di come questa materia viene applicata all’editoria.
Cos’è il marketing editoriale?
Parafrasando la definizione di Treccani, il marketing è il complesso dei metodi atti a collocare con il massimo profitto i prodotti in un dato mercato attraverso la pianificazione delle più opportune politiche di prezzo, distribuzione, vendita, pubblicità e promozione, dopo aver individuato il potenziale consumatore.
Nel nostro caso il prodotto è il libro – che può essere in formato cartaceo, eBook o audiobook – il mercato è quello dell’editoria e il consumatore è il lettore.
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Il funnel di vendita nel marketing editoriale
Il ‘funnel di vendita’ è il percorso che un utente compie quando si approccia a un determinato brand o prodotto, un iter che può trasformarlo da semplice lettore/spettatore in acquirente.
È rappresentato come un imbuto, nel quale il primo step di avvicinamento al prodotto è l’estremità più ampia, mentre l’acquisto si trova alla fine del funnel.

Immaginiamo il funnel di una piccola casa editrice di nicchia, specializzata in romanzi rosa ambientati in epoca Regency.
Il primo step potrebbe essere un post nel blog dell’editore, dedicato alle dieci love story più romantiche della letteratura inglese ottocentesca.
Poniamo che una lettrice approdi all’articolo tramite una ricerca su Google e che, dopo averlo letto tutto, si imbatta in una call to action (chiamata all’azione) che la invita a scaricare un racconto rosa gratis tramite una landing page (pagina web creata per una specifica campagna).
La lettrice lascia i suoi dati, riceve il racconto in formato eBook e, in questo modo, si iscrive alla newsletter, che costituisce il secondo step del funnel.
Il terzo step potrebbe consistere in una e-mail dedicata al nuovo romanzo pubblicato dall’editore: la lettrice la apre, legge la trama, ne rimane incuriosita e accede all’e-commerce della casa editrice.
A questo punto il processo può raggiungere il punto d’arrivo, cioè l’acquisto del libro da parte dell’utente.
Ovviamente, questo è solo un esempio: le varianti del funnel possono essere infinite e il processo non è sempre così rapido e lineare. Un utente, ad esempio, può iscriversi alla newsletter, ignorare tutte le e-mail che riceve e dimenticarsi del brand per mesi e mesi, per poi acquistare un prodotto perché un post su Facebook gli ha improvvisamente ricordato l’esistenza di quel determinato marchio.
Strategie di marketing editoriale online e offline
Nel nostro funnel abbiamo citato diverse strategie appartenenti al marketing digitale: blog post, landing page, newsletter e via dicendo. Altre modalità di promozione possono riguardare gli annunci pubblicitari su Google o Facebook (i cosiddetti ‘ads’), la richiesta di recensioni da parte dei book influencer e gli eventi online.
Fino a poco tempo fa erano molto diffusi anche eventi offline quali presentazioni all’interno di librerie, biblioteche e fiere di settore; la pandemia ha però modificato questo scenario, riducendo tali iniziative o riorganizzandole in forma digitale.
I ‘big’ dell’editoria possono anche avvalersi di spazi all’interno dei quotidiani cartacei o, addirittura, di pubblicità televisive o radiofoniche, ma si tratta di casi eccezionali.
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Il problema del budget nel marketing editoriale
I colossi editoriali sono gli unici che possono vantare un budget cospicuo per spingere le vendite dei propri libri, ma questi fondi vengono stanziati solo per gli autori di punta, mentre tutti gli altri devono tentare di pubblicizzarsi da soli.
Nelle case editrici medio-piccole, spesso il marketing è gestito in maniera artigianale dall’editore stesso o dalle altre figure della redazione.
Per quanto riguarda gli scrittori self, la situazione è oltremodo variegata.
Ci sono autori che non hanno la minima idea di cosa sia il marketing editoriale, e si limitano a pubblicare il loro romanzo sperando che qualcuno, navigando su Amazon, si imbatta per miracolo in quel determinato titolo.
Ci sono quelli che cercano di impegnarsi nella promozione pur non avendo fondi da investire, creando newsletter rudimentali con tool gratuiti, scrivendo a micro-influencer per ricevere recensioni, pubblicando articoli nei loro blog o estratti nei gruppi Facebook a tema.
C’è poi una sparuta minoranza di autori che ha un buon budget da investire, ma non è detto che lo utilizzi nel migliore dei modi. Per organizzare una strategia di marketing efficace, infatti, occorre essere esperti del settore oppure avvalersi di agenzie specializzate, altrimenti si rischia di sprecare il proprio denaro.
Una nuova frontiera dei mestieri editoriali?
Implementare le procedure del marketing editoriale potrebbe rivelarsi un’ottima occasione per rinnovare il settore dell’editoria, offrendo alle case editrici indipendenti e agli scrittori self l’occasione per emergere.
Bisogna però fare un passo in avanti nella materia per elaborare metodi efficaci e pensati appositamente per il mercato dei libri e per tutte le piccole realtà che lo popolano.
Noi di Edigho, da sempre interessati alle nuove frontiere dell’editoria, seguiamo con vivo interesse tutti gli sviluppi del settore e siamo pronti a confrontarci con chi propone punti di vista inediti.
Se volete condividere la vostra opinione sul tema, vi aspettiamo nel gruppo EDIGHO | Formazione Editoriale: la community italiana dedicata a correttori di bozze, editor, ghostwriter e a tutti gli altri professionisti editoriali.