Per iniziare una carriera nell’editoria non bisogna conseguire nessuna abilitazione.
Non ci sono esami di idoneità, lauree indispensabili, albi a cui iscriversi.
Esistono comunque percorsi di studio molto validi: non sono obbligatori per esercitare la professione, però possono svolgere la funzione di ‘acceleratori’ per i nostri progetti lavorativi. Cosa vuol dire? Che quelli migliori sono in grado di darci una spinta propulsiva per intraprendere il mestiere dei nostri sogni.
Ma come si fa a scegliere ‘l’acceleratore editoriale’ più adatto? Come possiamo orientarci tra le varie offerte formative e scoprire cosa conviene studiare per lavorare nell’editoria?
In questo articolo analizzeremo le diverse possibilità e cercheremo di capire come selezionare quella giusta per noi.
Cosa conviene studiare per lavorare nell’editoria? Le diverse offerte formative
I percorsi di studi possibili per chi vuole lavorare nell’editoria sono principalmente di tre tipi:
- facoltà umanistiche;
- master;
- corsi di formazione tenuti da professionisti editoriali, fondazioni, agenzie e case editrici.
Analizziamoli nel dettaglio.
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1. Facoltà umanistiche: Lettere Moderne
La facoltà più gettonata per una possibile carriera nell’editoria è Lettere Moderne.
Cominciare da qui può essere una buona idea, però dobbiamo fare molta attenzione al piano di studi dell’università che abbiamo scelto.
Ogni polo universitario, infatti, ha un’impostazione diversa. Ci sono curriculum di Lettere che non hanno a disposizione nemmeno un esame relativo all’editoria, né nella triennale né nella specialistica.
Offrono una formazione solidissima per quanto riguarda la critica letteraria, la filologia antica e moderna, la linguistica, la codicologia, ma non menzionano nemmeno una volta la filiera editoriale.
Se siamo interessati a sapere cosa conviene studiare per lavorare nell’editoria e vogliamo iniziare da Lettere, teniamo bene a mente questo: selezioniamo con cura la nostra università.
L’ideale sarebbe optare per un percorso che presenti almeno un esame di editoria nella triennale e che poi abbia un biennio dedicato alle professioni editoriali.
2. Master
Anche i master non sono tutti uguali.
Ci sono i master delle università pubbliche, i master delle università private, i master patrocinati da fondazioni e case editrici.
Per entrare nelle realtà editoriali ‘big’, per esempio, di solito è necessario frequentare master collegati direttamente a quelle determinate aziende (quasi sempre costosi e a numero chiuso).
Se siete laureati e avete intenzione di frequentare un master, il consiglio è di valutare bene il suo collegamento con il mondo del lavoro: offre degli stage curriculari interessanti? Gode di partnership con case editrici specifiche?
3. Corsi di formazione privati
La terza possibilità è frequentare un corso di formazione privato, che può essere tenuto da case editrici, professionisti editoriali, fondazioni o agenzie letterarie.
Quali sono i vantaggi di scegliere proprio questa opzione?
Innanzitutto, sono corsi molto focalizzati sulla pratica dei mestieri editoriali (soprattutto editing e correzione di bozze). Proprio per questo motivo, spesso vengono frequentati anche da chi possiede già una laurea umanistica e vuole approfondire nel concreto quello che ha studiato solo nella teoria.
In secondo luogo, sono quasi sempre disponibili da remoto, offrendoci così la possibilità di seguirli come e quando vogliamo.
Se facciamo una breve ricerca in rete, scopriremo che l’offerta è davvero sterminata. Come possiamo orientarci tra le varie possibilità?
Come scegliere il corso di formazione giusto per noi?
È ora di rispondere alle fatidiche domande «Cosa conviene studiare per lavorare nell’editoria? Cosa fa davvero la differenza tra un corso di formazione e l’altro?».
Noi di Edigho non abbiamo dubbi: quello che fa la differenza è il rapporto con il formatore.
Alla base deve esserci la fiducia nella professionalità e nell’esperienza di chi ci forma. Ma non solo: è necessario che il docente sia disposto a trasmetterci tutta questa esperienza, insegnandoci i segreti del mestiere.
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Il ruolo del formatore
Il formatore deve metterci nelle condizioni di ‘sporcarci le mani’ facendoci lavorare sui testi, facendoci scontrare con le numerose difficoltà delle professioni editoriali.
Deve prepararci al mondo del lavoro, fornirci gli strumenti utili per emergere in un settore sempre più competitivo.
Queste considerazioni sono alla base della nostra proposta formativa. Edigho è una realtà presente da poco sul mercato, ma fin da subito ha dimostrato un’identità ben precisa, unica nel suo genere.
Non ci interessa competere con i grandi master universitari e con i corsi di formazione delle più blasonate CE e agenzie di servizi, perché facciamo qualcosa di diverso.
In tutti i corsi gli studenti potranno apprendere le lezioni che ho imparato durante il mio percorso professionale: il periodo della gavetta, il lavoro da freelance, il salto imprenditoriale che mi ha portata ad aprire la mia agenzia.
Potranno lavorare sui testi e mettersi alla prova. Non ci sarà solo la teoria, non ci sarà solo tecnica, ma anche molta pratica.
Se volete conoscere meglio la realtà di Edigho, un ottimo punto di partenza è la community gratuita EDIGHO | Formazione Editoriale.