Sognate da sempre di lavorare con i libri? Siete ormai pronti a fare il grande passo, trasformando questa passione in realtà?
Benissimo! La prima cosa da chiedersi è ‘Quali lavori ci sono nell’editoria? Dove voglio collocarmi all’interno della filiera editoriale?’.
I mestieri editoriali sono tantissimi: in questo articolo analizzeremo i principali, tenendo conto dei cambiamenti di mercato avvenuti negli ultimi anni.
Quali lavori ci sono nell’editoria? Il viaggio del libro in 7 step (+1)
1. Idea e scrittura
Questa potrebbe sembrare la fase più semplice: un autore ha un’idea vincente e la trasforma in libro.
Ma il processo non è sempre così lineare. Spesso chi ha l’idea iniziale non possiede anche le competenze per scrivere un intero libro, quindi può avvalersi di un professionista esterno: qualcuno che interpreti le sue intenzioni e le riporti in un’opera accattivante e ben strutturata.
Questo professionista si chiama ‘ghostwriter’, cioè ‘scrittore fantasma’, poiché il suo operato rimane anonimo.
Esistono inoltre i ‘book coach’, professionisti che aiutano l’autore a impostare e sviluppare al meglio la sua idea, fin dalle prime fasi. Si potrebbero definire ‘motivatori e allenatori editoriali’.
Leggi anche: Cosa studiare per lavorare nell’editoria? Perché i percorsi classici non funzionano più come una volta
2. Valutazione
Una volta che il libro è stato scritto, l’autore può proporlo a una casa editrice oppure decidere di auto pubblicarlo.
Nel primo caso, il testo sarà valutato da apposite figure professionali. Quali sono?
Dipende da com’è strutturata l’azienda. Nelle piccole realtà indipendenti, di solito è l’editore stesso a occuparsene.
Nelle ‘big’, invece, può esserci una figura apposita che si chiama ‘lettore editoriale’. Ne abbiamo parlato nell’articolo Breve guida per diventare lettore professionista di manoscritti.
La casa editrice può inoltre avvalersi di un comitato di lettura composto da beta reader: lettori volontari che forniscono un primo riscontro sull’opera.
Esiste anche la possibilità che uno scout letterario cerchi in prima persona idee da trasformare in progetti editoriali. Negli ultimi anni le modalità di ricerca si sono aperte sempre di più al mondo social: è molto frequente che gli scout si rivolgano a youtuber e altri influencer.
Infine, dobbiamo citare l’affascinante figura dell’agente letterario: il tramite tra lo scrittore e le case editrici. Propone il libro agli editori più consoni e si preoccupa di difendere gli interessi del suo autore.
E per l’auto-pubblicazione come funziona?
Gli autori più seri sono consapevoli di aver bisogno di una valutazione, prima di mettere la loro opera sul mercato. Si possono quindi avvalere di beta reader, o anche di valutatori di manoscritti freelance. Se vi interessa l’argomento, potete leggere l’articolo Valutazione del manoscritto: perché proporla?
3. Revisione e correzione
Ogni livello di correzione è affidato a un professionista diverso:
- l’editor si occupa di migliorare il testo in profondità dal punto di vista strutturale, contenutistico, grafico e stilistico;
- il correttore di bozze si occupa di ripulire il testo da refusi, errori grammaticali, errori di battitura;
- il revisore si occupa del controllo finale: deve verificare che l’impaginato sia effettivamente corretto e pronto per la stampa.
All’interno delle CE più grandi, queste figure sono coordinate dal redattore editoriale.
E nel self-publishing? Tutto è in mano dell’autore: è lui a decidere quale livello di correzione applicare al suo testo e, di conseguenza, a quale professionista freelance rivolgersi.
4. Grafica
All’interno del comparto grafico possiamo incontrare tre figure: l’impaginatore, l’illustratore e il grafico editoriale.
- L’impaginatore si occupa di impostare e strutturare le pagine del libro seguendo le norme editoriali, utilizzando un programma professionale.
- L’illustratore si occupa delle eventuali illustrazioni all’interno del libro, e/o dell’immagine di copertina.
- Il grafico editoriale si occupa di supervisionare tutta la parte grafica del libro.
Nel self-publishing l’autore può fare tutto da solo (con risultati non sempre ottimali…), oppure avvalersi di impaginatori, grafici ed eventualmente illustratori professionisti.
5. Stampa e pubblicazione
Ci siamo: ora il nostro libro è pronto per essere stampato. Incontriamo quindi il tipografo, che si occuperà di trasformare l’impaginato nell’oggetto cartaceo che tanto amiamo.
Nel self-publishing, lo scrittore ha due possibilità: avvalersi del ‘print on sale’ o del ‘print on demand’.
- Tramite le piattaforme print on sale il libro verrà stampato ogni volta che un lettore lo acquisterà, anche in copie singole.
- Tramite le piattaforme print on demand l’autore farà richiesta di un determinato numero di copie (c’è sempre una soglia minima da rispettare) e se le farà recapitare a casa.
6. Distribuzione e vendita
Quando si parla di quali mestieri ci sono nell’editoria, spesso la distribuzione è trascurata. Eppure è uno snodo fondamentale: se i libri non fossero distribuiti, come farebbero a raggiungere il grande pubblico?
Le piccole case editrici, a volte, decidono di distribuire i libri da sole (distribuzione diretta).
Ma è molto più frequente che ci si avvalga di una figura esterna: il distributore, che fa da tramite tra la CE e le librerie (distribuzione indiretta).
In alcuni casi, la figura del distributore può essere sostituita da quella del grossista, che acquista prodotti — di ogni genere — per poi rivenderli in quantità elevate ad altre aziende o a privati.
Per i self-publisher la situazione è problematica, perché i distributori lavorano esclusivamente con le case editrici e si muovono per tirature considerevoli. È molto difficile, per uno scrittore auto pubblicato, uscire dal circuito del web e delle piccole librerie di paese.
A proposito di librerie: tra i lavoratori dell’editoria dobbiamo senza dubbio citare anche il libraio, una figura preziosissima che continua a resistere nonostante le pressioni dei colossi dell’e-commerce.
7. Promozione
Non esistono figure professionali deputate esclusivamente alla promozione del libro.
Allora, chi se ne occupa? Nelle CE possono farlo gli addetti all’ufficio stampa (se c’è), all’ufficio marketing interno (se c’è) o altre figure, come il social media manager e il content marketer.
L’autore self può avvalersi di professionisti marketing freelance, oppure fare conoscere il proprio lavoro autonomamente tramite i social, i blog, le presentazioni in librerie e biblioteche.
Leggi anche: Cosa fa il redattore editoriale e che ruolo ricopre all’interno dei progetti che segue
Step aggiuntivo: il libro tradotto
Il viaggio del libro vi sembra complicato? Sappiate che abbiamo visto il caso più semplice, ovvero quello dell’opera non tradotta.
Per i libri in lingua straniera dobbiamo considerare altre figure fondamentali, come l’agente letterario che cura i diritti con gli editori esteri, il traduttore e il revisore delle traduzioni. Quest’ultimo dovrà essere esperto non solo di correzione di bozze, ma anche di editing, linguistica e traduzione.
Ora che sappiamo quali lavori ci sono nell’editoria… da dove iniziamo?
Le possibilità sono molte, sia all’interno delle CE sia nel mercato del self-publishing. Gli autori indipendenti sono sempre più preparati e competitivi: ormai molti di loro hanno capito di doversi rivolgere a professionisti seri per la buona riuscita delle loro pubblicazioni.
Ci resta solo da scoprire dove vogliamo specializzarci per intraprendere il nostro percorso nell’editoria.
In Edigho ci focalizziamo su tre professioni ben precise: correttore di bozze, editor e ghostwriter. Per chi è all’inizio e non sa da dove cominciare, abbiamo pensato a un mini-corso che permetterà di compiere il primo passo nel meraviglioso mondo dell’editoria: Edigho START!.
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