La cultura paga? Se sì, quanto?
Questo è uno dei temi più discussi all’interno della community di Edigho.
Se per le tariffe dei freelance il discorso è complicato, per chi lavora come dipendente le stime si fanno più precise.
Oggi vedremo quanto può guadagnare un redattore editoriale, l’affascinante figura che rappresenta il sogno proibito di molti appassionati di libri.
Quanto guadagna un redattore editoriale all’interno della CE
Lo stipendio di un redattore editoriale, quando si trova circa a metà carriera, supera del 26% la retribuzione mensile media in Italia.
Questo perché ricopre un ruolo di responsabilità: supervisiona tutte le fasi del processo che porta un dattiloscritto a diventare un libro.
Si confronta con gli autori e coordina i professionisti editoriali che lavorano alle varie fasi della lavorazione: i correttori di bozze, gli editor, i grafici, gli impaginatori e così via.
Dobbiamo però sottolineare che la stima del 26% in più, rispetto allo stipendio degli altri dipendenti, è riferita alla retribuzione media. Questo vuol dire che ci sono redattori editoriali che guadagnano bene e altri… che guadagnano poco o niente!
Vediamo le cifre nel dettaglio.
Leggi anche: Quali lavori ci sono nell’editoria? Lo stato dell’arte al 2021
Stipendio minimo e stipendio massimo
Lo stipendio minimo di un redattore editoriale è di circa 17.000 € lordi all’anno.
Questa cifra può essere percepita da chi è agli inizi della carriera e possiede pochi anni di esperienza nell’editoria.
Lo stipendio massimo, invece, è di circa 170.000 € lordi all’anno. Stiamo parlando di professionisti di spessore (quasi sempre con più di vent’anni di esperienza), che lavorano per grandi gruppi.
Al di là di questi opposti, quanto guadagna un redattore editoriale a metà carriera? Si stima che un professionista con quattro-nove anni di esperienza percepisca circa 37.500 € lordi all’anno (più o meno 1.950 € netti al mese).
Quanto guadagna un redattore editoriale freelance
Come abbiamo imparato nell’articolo Come si diventa redattore? Le strade possibili, è praticamente impossibile che in una CE il lavoro di redattore venga svolto da un consulente esterno.
La qualifica di ‘redattore editoriale’, quindi, può essere ottenuta da chi è dipendente di una casa editrice, non da chi lavora come autonomo.
Ma allora che senso ha chiedersi quanto guadagna un redattore editoriale freelance?
Leggi anche: Cosa studiare per lavorare nell’editoria? Perché i percorsi classici non funzionano più come una volta
Il redattore editoriale autonomo
Prendiamo in considerazione i freelance che collaborano con gli scrittori indipendenti.
Se un professionista offre ai clienti un ventaglio di servizi completo, se si avvale di collaboratori esterni, se li supervisiona, allora ricopre un ruolo simile a quello del redattore editoriale. Coordinerà editor, correttori e grafici, al fine di trasformare il testo dello scrittore self in un libro pronto per la pubblicazione.
In questo caso, non esistono stime certe sul possibile compenso. Tutto è nelle mani del professionista, tutto dipende dall’autorevolezza che si è costruito nel corso degli anni, dal suo posizionamento sul mercato, dalla sua capacità di gestire il cliente.
Si tratta di competenze di vitale importanza per chi vuole esercitare le professioni editoriali in un’epoca storica competitiva come la nostra.
Per approfondire
Se volete approfondire l’argomento e scoprire le strade possibili per intraprendere questa meravigliosa e complicata professione (sia da dipendente che da freelance), potete leggere l’articolo Chi è il redattore e quali prospettive (concrete) ha questa figura nel 2021.