Lavorare come correttore di bozze online offre molte opportunità per chi sa coglierle: scopriamo quali!
Il correttore di bozze è un lavoro molto richiesto nell’era del web: pensiamo agli errori che si annidano nei siti dei professionisti, negli eBook autopubblicati e nei contenuti proposti dalle più grandi community social.
Il giudizio dei lettori è spietato nell’epoca dei cosiddetti ‘grammar nazi’. Spesso un piccolo refuso può intaccare l’autorevolezza di un intero trattato, davanti agli occhi intransigenti del pubblico web.
Se vi siete stancati di spulciare annunci per correttori di bozze senza esito, se avete voglia di sperimentare nuove frontiere professionali, questo articolo fa per voi. Scopriremo insieme come diventare proofreader di testi online e sfruttare al meglio tutte le opportunità offerte dai nuovi media.
Correttore di bozze e lavoro online: le 3 dritte di Edigho
1. Diventare correttore di bozze per siti e blog professionali
Pensate a quanti siti e blog professionali ci sono in rete: secondo voi chi li scrive è immune da errori e refusi? La risposta, ovviamente, è no.
Sappiamo che le redazioni giornalistiche hanno pochi soldi da investire: questo si traduce spesso in una mancata correzione di bozze degli articoli online (e gli effetti sono visibili a ognuno di noi).
Ma tutto ciò non deve farci pensare che nessuno voglia più usufruire della correzione di bozze. Per ogni quotidiano che rinuncia al correttore, infatti, ci sono dieci professionisti che ne cercano uno.
Gli imprenditori hanno capito che la loro autorevolezza (e di conseguenza il loro fatturato) passa anche dall’impeccabilità dei contenuti proposti ai potenziali clienti.
Fantascienza? No, semplice conoscenza del settore. Nella community di Edigho, infatti, ci sono diversi professionisti che lavorano correggendo articoli e post di siti specializzati.
Leggi anche: Come diventare correttore bozze per una casa editrice (e perché forse non conviene farlo)
Correttore di bozze e lavoro per i siti: la strategia giusta
Impegniamoci a studiare bene il web, con un occhio di riguardo verso gli spazi gestiti da professionisti con molto seguito.
Una buona strategia potrebbe essere quella di segnalare ai titolari dei siti i refusi che scoviamo nei post, per poi proporci come correttori di bozze.
Attenzione, però: il messaggio deve essere trasmesso con molto garbo. Ci offriamo come un valido aiuto, non come dei saputelli superiori a tutti.
Dobbiamo trasmettere il concetto che nessuno può essere il correttore di bozze di sé stesso. Il motivo? Quando rileggiamo ciò che abbiamo scritto, il nostro cervello colma automaticamente le lacune del testo.
2. Diventare correttore di bozze per autori indipendenti
L’autopubblicazione ha avviato una vera e propria rivoluzione editoriale.
Fino a qualche anno fa, chi voleva pubblicare un libro doveva passare al vaglio di una casa editrice. Ora, invece, la libertà è totale.
Ogni giorno, centinaia di autori caricano la loro opera su Amazon – o su altre piattaforme di self-publishing – e la consegnano al pubblico globale. Pensate a quante opportunità di lavoro ci sono per un correttore di bozze!
Sono lontani i tempi nei quali gli autori self non avevano nessuna consapevolezza, e pensavano che bastasse scrivere un tot di cartelle sgrammaticate per confezionare un libro.
Certo, alcuni ragionano ancora così, ma la maggior parte ha capito che il pubblico esige opere di qualità, con una storia coerente e una forma impeccabile. Ed è proprio a questo tipo di scrittori che dobbiamo puntare.
Correttore di bozze e lavoro per il self-publishing: la strategia giusta
Come diventare revisore di libri digitali?
Innanzitutto, dobbiamo capire dove si nascondano i nostri potenziali clienti: i forum di settore e i gruppi Facebook per autori potrebbero essere ottimi punti di partenza.
Soprattutto nei gruppi Facebook, gli scrittori hanno la tendenza a competere tra loro per racimolare visualizzazioni e segnalare le loro opere. Tutti vogliono mettersi in mostra: è raro che qualcuno sia davvero interessato a ciò che scrivono gli altri.
Ecco che il nostro coinvolgimento può essere molto apprezzato. Iniziamo a conoscere gli autori e a farci conoscere, ponendo le basi per un rapporto di fiducia.
Naturalmente non dobbiamo sperticarci in complimenti se un estratto o una cover non ci piacciono. Lo scopo è individuare una nicchia che ci stimola veramente, e da lì partire per fare networking.
3. Diventare correttore di bozze per community
Questa è una possibilità che si tiene raramente in considerazione, invece è molto interessante: ormai le community social sono una realtà affermatissima.
Ovviamente dobbiamo capire a cosa puntare… non certo al gruppo Facebook del compagno di briscola di zio Pino, che pubblica ‘buongiornissimi’, gattini glitterati e citazioni fasulle quando ne ha voglia.
No, dobbiamo studiare le Community più grandi che hanno un vero e proprio piano editoriale e pubblicano contenuti nuovi e articolati ogni giorno. Meglio quelle dedicate al mondo dell’editoria o della cultura in generale, la cui autorevolezza nel settore potrebbe essere minata da errori e refusi grossolani.
Correttore di bozze e lavoro per le community: la strategia giusta
Le community sono, per definizione, gruppi di persone che interagiscono tra loro, confrontandosi su temi di interesse reciproco. Se vogliamo proporci come correttore di bozze per una community, quindi, dobbiamo farne parte.
Non è carino iscriversi a un gruppo, non partecipare a nessuna discussione e poi andare a freddo dall’amministratore e dire: «Nei tuoi contenuti ci sono un sacco di errori, mi assumi così li correggo?».
Come per tutte le cose, ci vuole criterio. Scegliamo le community che ci interessano davvero, partecipiamo alle discussioni, portiamo valore aggiunto, e solo dopo parliamo di noi e del nostro mestiere.
È un processo lungo? Certo. Ma può fare la differenza per emergere dalla marea di competitor che dobbiamo affrontare ogni giorno.
Leggi anche: Correggere bozze da casa: missione possibile?
Correttore di bozze e lavoro: l’importanza della formazione
A monte di tutte queste strategie, però, ci deve essere un requisito fondamentale: la preparazione.
Non ci si può improvvisare correttori. Non è un mestiere semplice. Ci vogliono basi solide per fare una correzione di bozze a regola d’arte.
E non basta nemmeno conoscere a menadito i simboli di correzione bozze UNI e tutte le altre norme per intervenire sui documenti cartacei. Per rendere puliti i testi online bisogna padroneggiare le tecniche della correzione sul formato digitale, che sono molto diverse da quelle su carta.
Per questo, nel nostro corso per aspiranti correttori ci sono molte lezioni specifiche sulla correzione a schermo e sulle caratteristiche di Microsoft Word.
Non solo: si parla anche di correzione cartacea, errori, normari e strategie di revisione. Senza dimenticare i must della proposta formativa Edigho: contesto storico, mondo del lavoro, come trovare il primo cliente, fiscalità e percorso di crescita.
Se volete dare un’occhiata ai punti focali del corso, cliccate sulla pagina di ‘Da 0 a Correttore’, Il corso Edigho per aspiranti correttori di bozze.