Autopubblicazione? Sì, ma solo se si parte dai presupposti giusti
Immaginiamo che un cliente venga da noi e ci chieda: «Vorrei pubblicare la mia opera in self publishing, da dove posso iniziare?».
Cosa rispondiamo?
La tentazione di sciorinargli tutti i nostri servizi e convincerlo ad affidarci editing o correzione di bozze può essere forte. Ma se l’autore è un completo neofita del settore, bisogna fare un passo indietro e chiedersi innanzitutto se la strada dell’autopubblicazione sia davvero la migliore per lui.
Se il discorso parte da presupposti giusti, allora il nostro scrittore potrà avere parecchie soddisfazioni in termini di vendite e royalties.
Ma se il discorso parte da presupposti sbagliati, la pubblicazione sarà un flop.
Come capire se ci sono o no le premesse per iniziare? In questo articolo lo scopriremo.
Leggi anche: Paratesto: significato ed esempi pratici
Self publishing… come iniziare? 3 scenari comuni
Per iniziare nel migliore dei modi, chiediamo all’autore perché vuole ricorrere al self publishing. In base alla sua risposta, potremmo trovarci davanti a uno dei seguenti scenari.
Scenario 1: nessuna CE è interessata al manoscritto
Il motivo dell’autopubblicazione può essere che nessun editore ha valutato positivamente l’opera del cliente.
In questo caso, ci può essere un grosso problema di fondo: è una storia così mal scritta da non meritare la pubblicazione?
Oppure ha qualche margine di miglioramento? O ancora, può essere che nessun lettore editoriale abbia saputo cogliere il potenziale del libro?
Possiamo capirlo solo leggendo l’opera (questo è il motivo per il quale consigliamo sempre di proporre un servizio di valutazione manoscritti).
Se ci accorgiamo che è completamente da riscrivere, dobbiamo essere molto franchi con l’autore e consigliargli di rivedere tutta la struttura e la forma della storia. Se ci sono possibilità di miglioramento, invece, possiamo proporre un servizio di editing per perfezionarla.
Scenario 2: troppa fretta
Molti autori sono impazienti di regalare al mondo il loro capolavoro. Non hanno voglia di attendere i tempi di valutazione delle case editrici (che si aggirano, indicativamente, tra i sei e i dodici mesi).
Non hanno nemmeno la pazienza di aspettare che arrivi il loro turno nel calendario delle uscite di una determinata collana. Vogliono pubblicare il prima possibile e si illudono che con il self publishing sia possibile farlo.
In realtà, anche per l’autopubblicazione ci sono dei tempi tecnici da rispettare… per lo meno, se le cose vengono fatte per bene!
Per prima cosa, lo scrittore dovrebbe proporre l’opera a un pubblico di beta reader (volontari che la leggono in anteprima) e/o a un valutatore professionista di manoscritti, per capire le effettive potenzialità della storia.
Dopo aver sistemato le parti da migliorare, dovrà cercare un buon editor che perfezioni la forma e il contenuto. L’editing è un processo lungo e complesso, che prevede un confronto costante tra editor e autore.
Poi dovrà commissionare la correzione di bozze, l’impaginazione, la grafica della cover… le lavorazioni da supervisionare sono numerose e le tempistiche tutt’altro che brevi.
Scenario 3: scelta consapevole
Lo scenario perfetto è che l’autore si avvalga del self publishing con consapevolezza.
Consapevolezza significa che è pronto a diventare un microimprenditore a capo di un team di professionisti freelance.
Consapevolezza significa che alle spalle ha un budget adeguato da investire per le lavorazioni editoriali e la promozione del suo libro.
Consapevolezza significa avere presenti tutte le caratteristiche del self publishing e i rischi che si corrono quando si usa questo strumento in modo sconsiderato.
Noi, aspiranti professionisti editoriali, abbiamo un ruolo cruciale nel fornire agli autori tutte le indicazioni necessarie per rispondere alla domanda: ‘self publishing… come iniziare?’.
Per farlo dobbiamo basarci su una solida conoscenza del mercato editoriale odierno, senza improvvisare. Solo così il panorama dei libri autopubblicati potrà offrire ai lettori opere di qualità, e regalare agli scrittori grandi soddisfazioni.
Se volete approfondire l’argomento, vi consigliamo di leggere l’articolo Self publishing: cos’è e a quali rischi si va incontro.