Come fare per aprire un blog di libri?

Come aprire un blog di libri (e mantenerlo nel tempo)

Come e dove aprire un blog letterario? E quali sono le strategie per essere costanti e non abbandonarlo dopo il primo momento di entusiasmo? Ecco le dritte Edigho!

In Editoria ALL IN l’abbiamo detto molte volte: un professionista editoriale freelance deve essere in grado di attrarre (e non cercare) lavoro. Perché ciò sia possibile, è fondamentale avere un buon posizionamento nel web, proponendo ai potenziali clienti contenuti curati e interessanti.

Il book blog è senza dubbio un ottimo modo per farci conoscere dagli aspiranti autori, soprattutto se decidiamo di indirizzarci a una nicchia specifica. Vediamo, quindi, come aprire un blog di libri e farlo crescere sempre di più, costruendo un progetto che duri nel tempo.

Come aprire un blog di libri

Dal punto di vista operativo, il primo step è quello di decidere quale piattaforma utilizzare. Fortunatamente, al giorno d’oggi l’offerta è quanto mai variegata ed economica: per aprire un blog non è necessario investire denaro nell’acquisto di un dominio, perché ci sono numerose (e valide) risorse del tutto gratuite.

I software più utilizzati sono Blogger, di proprietà di Google, e WordPress; quest’ultimo è particolarmente indicato per la sua facilità di utilizzo, l’interfaccia pulita e la possibilità di installare utili componenti aggiuntivi denominati plugin.

Una volta scelta la piattaforma e impostato il template del nostro blog, è giunta l’ora di elaborare una strategia di content marketing che ci permetta di iniziare al meglio la nostra attività.

Definire il target del book blog

Prima ancora di decidere cosa scrivere, dobbiamo sapere a chi stiamo scrivendo, ovvero quali sono i destinatari degli articoli.

Riflettiamo con attenzione su chi vogliamo portare davanti alla nostra vetrina virtuale. Imprenditori intenzionati a raccontare la loro storia aziendale? Scrittori self appartenenti a un particolare genere letterario? Autori che vogliono trovare una casa editrice interessata ai loro scritti?

Chiunque siano i nostri destinatari, dobbiamo pensare alle loro difficoltà, ai loro obiettivi e a ciò che può servire loro per realizzare il sogno della vita.

Dedichiamo a questa fase tutto il tempo necessario, facendo sondaggi e parlando con il potenziale pubblico negli spazi online e offline che frequenta (gruppi Facebook, forum, associazioni culturali…).

Come decidere gli argomenti del book blog

Una volta sondate le esigenze del nostro target, è arrivato il momento di costruire intorno a questi bisogni un catalogo di contenuti interessanti.

Iniziamo tracciando una grande mappa mentale di tutte le tematiche che ci sembrano adatte al nostro spazio virtuale. In questa fase non occorre essere ordinati e sistematici! Per alimentare la creatività è, anzi, proficuo riportare gli spunti in maniera caotica e casuale, nello stesso modo in cui si affastellano nella nostra mente.

Una delle idee più gettonate per avviare un blog letterario è quella di scrivere recensioni. Si tratta di un ottimo modo per sfruttare l’amore per i libri che caratterizza ogni lettore forte, ma bisogna considerare che, per risultare credibili, questi contenuti devono essere accurati, esaustivi e possedere delle caratteristiche specifiche.

Per approfondire l’argomento, vi consigliamo di consultare l’articolo Come scrivere una recensione di un libro? Ecco la scaletta più efficace.

Possiamo poi proporre biografie di scrittori famosi, interviste agli autori esordienti, informazioni pratiche sul mondo del self publishing e commenti sulle news editoriali del momento (come quelle che presentiamo ogni settimana nella rubrica ‘Edigho News’ del nostro gruppo gratuito EDIGHO | Formazione Editoriale).

Il piano editoriale: lo strumento ideale per essere produttivi e costanti

Bene! Ora che abbiamo raccolto le idee, bisogna trasformarle in titoli per i nostri articoli. Lo strumento migliore per farlo è la serp di Google, che fornisce spunti utilissimi per farci capire cosa cercano gli utenti.

Digitiamo il tema prescelto e analizziamo i suggerimenti automatici del software, le domande frequenti e le ricerche correlate. Studiamo la concorrenza, per capire quali sono gli ambiti più inflazionati e quali, invece, ci consentiranno maggiore libertà di manovra.

Quando abbiamo un certo numero di articoli da sviluppare, li dobbiamo ordinare gerarchicamente per stabilire quali pubblicare prima e quali dopo.

A questo punto non ci resta che impostare un piano editoriale: un calendario dove indichiamo il titolo, la parola chiave e la data di pubblicazione di ciascun post. In questo modo sapremo con esattezza cosa fare e quando, così da impostare una strategia a lungo termine.

Quanti articoli scrivere al mese?

Non c’è una regola fissa; l’importante è fissare un obiettivo fattibile. Non ascoltate i ‘guru del web’ di turno, che raccomandano di pubblicare per forza dieci o venti articoli al mese! Se ci poniamo una meta irrealizzabile, abbandoneremo il progetto nel giro di poco tempo.

Per iniziare, vanno bene anche tre-quattro articoli al mese. L’importante è che siano completi, formalmente corretti e che offrano valore aggiunto a chi investe del tempo a leggerli.

Se volete saperne di più su tutti i segreti della scrittura web, vi consigliamo il webinar Blog, SEO e traffico con Roberto Serra.

Come guadagnare con un blog di libri?

I guadagni principali per chi decide di aprire un blog di libri (di qualità) sono due:

  • visibilità presso il target di riferimento, autorevolezza, costruzione di una solida rete di contatti;
  • libri gratuiti, da ricevere in cambio di recensioni sincere e accurate.

Per un aspirante correttore di bozze o editor sono vantaggi non da poco, non trovate?

In molti, tuttavia, si chiedono se ci possa essere anche un ricavo più tangibile. Insomma, si possono guadagnare soldi veri scrivendo recensioni e altri contenuti legati al mondo della letteratura?

All’epoca dei primi blog poteva essere fattibile. Era l’era dei banner, delle affiliazioni e dei pop up pubblicitari che spuntavano a tradimento non appena si apriva un sito. Oggi le cose sono molto cambiate e, addirittura, Google può penalizzare un blog se ritiene che utilizzi inserti pubblicitari troppo invasivi.

Dietro alla richiesta di recensioni retribuite da parte di autori, inoltre, può nascondersi un fitto sottobosco di meccanismi editoriali poco onesti.

Se siete interessati a scoprire tutti i retroscena dell’argomento, potete dare un’occhiata all’articolo Guadagnare scrivendo recensioni di libri: si può fare o è una truffa?

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