Dove è nato il genere giallo e quali sono le sue caratteristiche?

Genere giallo: dove è nato e quali sono le sue caratteristiche

Un articolo imperdibile per gli apprendisti editor di romanzi gialli!

Noi di Edigho consigliamo sempre agli aspiranti editor di specializzarsi in un unico genere.

In Editoria ALL IN abbiamo parlato spesso dell’importanza di avere una nicchia di mercato: lavorare su testi appartenenti al genere con cui si ha più familiarità, oltre che rappresentare un incentivo, vi permetterà di muovervi con maggiore sicurezza e agilità.

Se non avete ancora trovato la vostra nicchia, allora vi consigliamo di dedicare un po’ del vostro tempo allo studio dei generi narrativi, in modo tale da potervi orientare meglio nella scelta. Conoscere bene i generi, inoltre, vi permetterà di acquisire maggiore sicurezza anche al di fuori della vostra zona di comfort.

In questo articolo vedremo insieme quali sono le caratteristiche principali del genere giallo, uno tra i più amati dai lettori di tutto il mondo.

Leggi anche: Cosa vuol dire editare un libro? Tutto quello che c’è da sapere

Dove e quando nasce il genere giallo

Tradizionalmente la data di nascita del genere giallo coincide con il giorno in cui viene pubblicato il racconto I delitti della Rue Morgue di Edgar Allan Poe. Comparso su una rivista di Philadelphia nel 1841, e successivamente in un volume di racconti nel 1845, questo poliziesco ottiene subito un grande successo.

Tutti gli amanti del giallo considerano Poe un vero e proprio maestro, e a buon diritto. I delitti della Rue Morgue, racconto ambientato in una Parigi ottocentesca, è un testo brillante che contiene al suo interno tutte le caratteristiche chiave di ogni buon poliziesco.

Abbiamo un duplice ed efferato omicidio, un’indagine particolarmente complicata da risolvere (non ci sono testimoni oculari), e un investigatore sagace e arguto che con scientifico rigore riesce sorprendentemente a sbrogliare tutti i nodi di un caso all’apparenza impossibile.

Curato nei minimi dettagli, rigoroso nella sua struttura e con un guizzo di sorprendente originalità, il racconto di Poe non poteva non diventare il capostipite del genere giallo.

Quali sono le caratteristiche del genere giallo?

Come abbiamo visto, un giallo, per essere considerato tale, deve avere almeno tre caratteristiche imprescindibili:

  1. un crimine (un delitto, un avvelenamento, una sparizione o un semplice furto);
  2. un’indagine;
  3. la risoluzione del mistero per merito di un protagonista.

Tenendo come punti saldi questi tre elementi, si possono immaginare una quantità infinita di variabili, declinabili in base allo stile dello scrittore e alla presenza di quegli elementi non necessari ma determinanti che vanno poi a caratterizzare i rispettivi e numerosissimi sottogeneri del giallo.

Tra questi, i più significativi sono l’hard boiled, genere che pone maggiore enfasi sul crimine e sulla violenza, e il thriller che a differenza del classico giallo deduttivo contiene scene estremamente adrenaliniche create tramite un sapiente uso della suspense.

In ogni giallo che si rispetti, naturalmente, ci deve essere almeno una vittima, un colpevole e un geniale investigatore.

È proprio quest’ultima figura ad avere un ruolo fondamentale nella narrazione. Che si tratti di un carismatico poliziotto in jeans e occhiali scuri, di un medico claudicante, di un prete in bicicletta o di una tenera anziana signora, questo non conta: l’importante è che sappia conquistare la simpatia dei lettori.

Se vi interessa scoprire quali sono le caratteristiche principali dei personaggi letterari, vi consigliamo la lettura dell’articolo Come creare personaggi di libri credibili e coinvolgenti.

Perché il genere giallo si chiama così?

Vi siete mai chiesti perché noi italiani chiamiamo i racconti polizieschi anche ‘gialli’?

Il genere giallo è conosciuto con questo nome soltanto in Italia, e solo a partire dal 1929, anno in cui la casa editrice Mondadori pubblica il primo volume di una collana di polizieschi destinata a un enorme successo: I libri gialli, chiamati così semplicemente in virtù della loro veste grafica.

I libri si presentano ancora oggi con il classico sfondo giallo e un cerchio rosso in copertina nel quale è rappresentata una scena significativa della storia.

Elementare, Watson!

Se vi interessa approfondire l’argomento, nell’articolo Collana editoriale: cos’è? Definizione ed esempi pratici parliamo delle caratteristiche identificative delle più importanti collane editoriali.

Il romanzo giallo italiano

Il genere giallo in Italia ha goduto subito di una larga diffusione, complice anche la distribuzione periodica dei gialli Mondadori nelle edicole di tutto il Paese.

Tra gli scrittori più noti, non possiamo non nominare il grande Andrea Camilleri, creatore del personaggio letterario (e televisivo) Salvo Montalbano, commissario di polizia nella cittadina siciliana di Vigata.

La prima apparizione di Montalbano risale al lontano 1994, nel romanzo La forma dell’acqua. A partire da quel momento, autore e personaggio hanno avuto un’inarrestabile fortuna: i gialli di Camilleri, oltre a essere diventati anche delle seguitissime serie televisive, sono ancora oggi tradotti e venduti in tutto il mondo.

Altri giallisti italiani di grande successo sono Carlo Lucarelli, creatore di diversi personaggi divenuti celebri tra cui il commissario De Luca e l’ispettore Coliandro; e poi ancora, Donato Carrisi, tra gli autori italiani di gialli più venduti al mondo, e lo scrittore pluripremiato nonché ex magistrato Gianrico Carofiglio.

Il romanzo giallo internazionale

Tra gli scrittori di polizieschi più importanti del panorama internazionale, oltre al già citato Edgar Allan Poe, non possiamo non fare riferimento alla scrittrice britannica Agatha Christie, giallista di fama mondiale nota per aver ideato due personaggi diventati famosi anche grazie ai numerosi adattamenti televisivi e cinematografici: l’investigatore Hercule Poirot e l’acuta Miss Marple.

A determinare la fortuna del giallo anche sul grande schermo, è stato lo scozzese Artur Conan Doyle, considerato insieme a Poe il fondatore del genere poliziesco. I gialli deduttivi di Doyle sono considerati dei modelli di perfezione, mentre l’eclettico Sherlock Holmes e il suo fedele aiutante Watson, sono ormai parte dell’immaginario comune di tutti, lettori e no.

Per finire, non possiamo dimenticare uno dei più prolifici giallisti del XX secolo: Georges Simenon, ideatore del commissario Maigret, brillante poliziotto protagonista di ben settantacinque romanzi e ventotto racconti.

Cosa rende davvero perfetto un giallo?

Vi siete mai posti davvero questa domanda?

Ecco alcuni indizi per voi: non è il protagonista, non è la vittima, non è un crimine ben riuscito o un mistero risolto.

Ancora niente?

Bene, ve lo spieghiamo noi.

Provate a immaginare un giallo con dati non attendibili, con date che non coincidono o descrizioni diverse in ogni pagina. Riferimenti temporali e spaziali imprecisi mettono a repentaglio l’intera coerenza del testo, mentre casi non verosimili possono mettere in serie difficoltà persino lo Sherlock più acuto.

Ricordiamo che uno dei compiti più importanti del correttore di bozze è rendere credibile un testo attraverso il controllo di fonti, date, luoghi e citazioni.

Per non parlare, poi, dei refusi: esiste crimine peggiore per un buon libro?

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